martedì 17 novembre 2009

SXSW 2008: Macon Greyson

Threadgill's
(14 Marzo - Austin, Tx)


I Macon Greyson sono nati nel 2000 nel noto locale di Dallas chiamato Adair's. Di quell'anno è il loro debutto con Miles From Here, un ep contenente sette brani prodotto da Ray Wylie Hubbard con un sound decisamente acustico e influenzato dal grande cantautore. Dopo due anni passati a promuovere il loro esordio attraverso una proficua attività live i Macon Greyson incidono Uneasy, album più elettrico e grintoso co-prodotto questa volta da Erik Herbst e da loro stessi, un pregevole mix di country e rock. Translate, il loro terzo disco, è ancora prodotto da Erik Herbst, un disco capace di mostrare significativamente sia il lato più aggressivo con un rock chitarristico di grande qualità, sia il lato più delicato con la steel (il bravo di Todd Pertil) e le chitarre acustiche in primo piano. Il nuovo lavoro, 20th Century Accidents, prosegue sulla stessa linea degli album precedenti e il leader Buddy Huffman provvede ancora a garantirci granitici e corposi brani rock che spezzano la monotonia della tranquilla periferia di Dallas. Insieme al batterista Badger Vass e agli amici Harley Husbands e Fred Kousal, che suonano rispettivamente la chitarra e il basso, Huffman impernia i testi delle sue canzoni non dimenticando i miti e leggende degli eroi del passato e omaggiando nel suono gli album che hanno contraddistinto il fervore del rock negli anni addietro- più verso i ’70 direi da classica garage band.


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venerdì 13 novembre 2009

SXSW 2008: Wrinkle Neck Mules

Waterloo Ice House
(14 Marzo - Austin, Tx)

Un salto nel rock provinciale americano da Richmond, Virginia, che delle intersezioni fra acustico ed elettrico, fra radici e rock'n'roll, fa tesoro per rinverdire la tradizione dell'alternative country più incotaminato. Maturità, melodie e impasti vocali dai Wrinkle Neck Mules che si distinguono dalla massa di proposte roots e Americana che inondano il mercato. Se avete l'animo sensibile per gli Uncle Tupelo, magari quelli più maturi di certi episodi contenuti nell'epitaffio Anodyne, oppure avete sempre apprezzato formazioni dal carattere godereccio e al tempo stesso romantico come i texani Gourds, questi cinque ragazzi fanno al caso vostro.
Hanno debuttato nel 2003 con il già positivo Minor Enough, seguito da Pull the Brake altro gioco di chitarre acustiche, banjo e mandolini che vanno a sovrapporsi minuziosamente con le scosse elettriche di una rock'n'roll band di periferia, toccando temi e atmosfere care al movimento No Depression. The Wicks Have Met, terzo lavoro di studio e primo a ricevere una pubblicazioe europea attraverso la tedesca Blue Rose, è il naturale compimento del loro corrusco linguaggio country rock, infiltrato da dosi massicce di bluegrass e tentazioni old time, mantenendo peraltro ben salde le dinamiche elettriche di una vera e propria rock'n'roll band. Restando fedeli fino in fondo alla loro missione di nuovi alfieri dell'alternative country, i Wrinkle Neck Mules condiscono le liriche con una inconfondibile malinconia, un'amarezza capace tuttavia di trasformarsi all'improvviso in poesia spicciola e romanticismo, uno dei migliori esempi di cosa si debba intendere oggi per sonorità alternative country.

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lunedì 2 novembre 2009

Rodeo Austin 2009: Casey Berry & The Live Texas Mosquiteous

Rodeo Austin - Outdoor Stage
(17 Marzo - Austin, Tx)

Uno dei tanti e talentuosi sconosciuti songwriter che popolano il Texas difficile da trovare in giro, del suo esordio 2003, Glem of Hope, mi sa che una copia forse la si riesce a trovare solo dai suoi amici più stretti ma è bastato a Casey Berry per trovare persone di fiducia e l’aiuto per continuare a pubblicare la sua musica. Insegnante di chitarra ad Amarillo in un negozio di dischi, quel luogo suggestivo è stato il suo trampolino di lancio dove ha incontrato Jim Whisenhunt dei Cooder Grow e da lì hanno iniziato a collaborare e a suonare insieme, si è aggregato al resto della band e Matt Martindale ha ricambiato aiutandolo a trovare la propria strada. Casey Berry è un roots rocker con le palle, di quelli che fanno trasudare da ogni nota la terra che calpesta ogni giorno alla ricerca di un posto dove poter suonare la chitarra e diffondere le sue storie popolate dagli amanti dei fuorilegge, paesaggi soleggiati e isolati, spirituali, scenari da perdenti direbbero i patetici figli del progresso commerciale ma del vento del potere non ce ne frega molto, a noi interessa la musica. Assieme ai The Live Texas Mosquitoes che hanno il compito di accendere la miccia, Vintage pubblicato alla fine del 2007 è un album di pura dinamite roost texana tra rock e ballate elettro-acustiche, fascino stradaiolo tambureggiante, messico e chitarre da un roots rocker nostalgico di gran carisma ed è una fortuna che esistano ancora!

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