venerdì 18 dicembre 2009

SXSW 2008: Les Poissons Rouges

Waterloo Ice House
(14 Marzo - Austin, Tx)

I Les Poissons Rouges sono una band interessante che al contrario del nome che hanno scelto (potrebbe risultare ostico alla pronuncia, ma poi in realtà è ancora peggio…), regalano all’ascoltatore solo sette brani ma di quelli che allontanano velocemente qualsiasi dubbio sulle loro qualità. Nashvegas è un buon disco e risale alla fine del 2006, io l’ho scoperto solo per caso allo showcase della Palo Duro Records. Nashvegas è figlio di quella che può essere una semplice discussione nel cuore della notte sull’amore musicale che si condivide intorno a gruppi come The Band (anche lì può nascere lo scheletro di un gruppo), ed arrivano esattamente da New Orleans o da quello che resta dopo il passaggio dell’uragano Katrina. Infatti i due songwriter e amici d’infanzia Adam Campagna e Jon Harris, in quel periodo terribile si son dovuti trasferire in una fattoria nei pressi di Auburn, in Alabama e caso del destino è proprio in conseguenze a tutto ciò che hanno iniziato a scrivere canzoni. È stato il punto di inizio della loro storia, lo scrivere da una parte ha distolto dai loro pensieri le recenti sfortune ma dall’altra ha significato un punto di svolta per la loro carriera musicale. Sono arrivati il bassista Jason Deblanc e il batterista Jay Knorr, nativi di Auburn e tutti insieme sono ritornati in quel di Nashville con il desiderio di contribuire alla rinascita della scena musicale locale e a registrare questo disco intitolato Nashvegas, un album colmo di esperienze personali, tra amore, rabbia e speranza. La musica di Nashvegas possiede le armi giuste per catturare l’attenzione, quadretti di americana e rock da autentici e rodati songwriter, con Neal Young che si palesa qua e là al piano o tra gli acuti chitarristici che sguazzano negli anni ’70. Se non è abbastanza chiaro dove iniziano e finiscono le Vegas del titolo, resta il suono di questi ragazzi e si ha l'impressione che Nashvegas potrebbe testimoniare qualcosa di speciale nel prossimo futuro.


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martedì 8 dicembre 2009

Rodeo Austin 2008: The Gougers

Rodeo Austin - Outdoor Stage
(8 Marzo - Austin, Tx)

Arrivano da Austin ma non sono la classica band texana. I The Gougers alla stessa maniera del recente Jason Eady hanno saputo mischiare il country col rock, il folk col roots, per una miscela che i due leader Shane Walker e Jamie Wilson hanno sperimentato con successo, costruendo canzoni che affascineranno l’ascoltare sin dal primo ascolto. I due texas songwriters sono cresciuti col country di Townes Van Zandt in piccole cittadine (lui da Crawford e lei da Sealy) e si sono conosciuti al college: A Long Day For the Weathervane il loro ultimo album, nel 2006 hanno contribuito alla realizzazione per la Palo Duro Records del cd Texas Unplugged: Vol.2 (2006) —un esempio di musica tradizionale, con mandolini e fiddle in primo piano— dopo essere arrivati alla ribalta con il debutto del 2003 Runaway Scrape, e poi con l’EP Gone to Seed del 2005, una collezione di sette canzoni aggrazziate e intriganti (cinque delle quali sono state ri-registrate per questo nuovo lavoro). I The Gourgers lasciano il segno tra folk-country tradizionali e ariosi brani di pura americana (ditemi se Joe Henry non rientra tra le top five del genere…), un’alternanza di voci e di suoni costruite in modo impeccabile a ribadire il sorprendente coinvolgimento che ne scaturisce dalle loro canzoni.


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