lunedì 2 agosto 2010

Gruene Hall 2010: Rodney Hayden & Owen Temple

Gruene Hall
(23 Marzo - New Braunfels, Tx)

Rodney Hayden, giovane promessa che si è fatto notare dalla critica grazie all'esordio del 2002, The Real Thing: il titolo ironizzava sull'autentico spirito della country music in contrapposizione con le produzioni made in Nashville, avendo come fonti di ispirazione mostri sacri quali Merle Haggard e George Jones. Ma la sua musica cercava nuovi orizzonti, si è avvicinato a terre lontane da Nashville e sempre più marchiate di Texas, polverose e sognatrici verso i confini del Messico. La riprova è stata Down the Road,sempre sotto la di Robert Earl Keen. Dischi genuini come 12 Ounce World fino all'ultimo Tavern of Poets, Rodney Hayden accede ad una felicità narrativa davvero convincente, realizzando uno dei suoi dischi più belli ed efficaci.

Owen Temple, è la punta di diamante del cantautorato country-roots texano, il più personale ed il più innovativo, da General Store a Passing Through con la produzione di Lloyd Maines. Scrive con piglio sicuro, ha una bella voce e le sue canzoni sono arrangiate con semplicità e con intelligenza. Right Here and Now è un altro buon disco, il centro motore è Phil Madeira, arrangiatore raffinato e cesellatore di suoni, che non ha mutato radicalmente il suono di Temple ma gli ha dato input rock maggiore, con un ottimo risultato nel successivo Two Thousand Miles fino all'ultimo Dollars and Dimes dove il folk-rock diventa essenziale come la malinconia con cui racconta le storie di uomini in preda a uno smarrimento esistenziale che se non si può vincere almeno si può condividere.

This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced


This text will be replaced