giovedì 22 ottobre 2009

SXSW 2006: Walter Clevenger & The Diary Kings + Special Guests

Threadgill's - Outdoor Stage
(17 Marzo - Austin, Tx)

Walter Clevenger, californiano con un folgorante debutto del '97, The man with the X-ray eyes, aveva sbaragliato la concorrenza delle pop band losangeline con un sound che si rifaceva a bands di culto come i Rockpile di Dave Edmunds e Nick Lowe, o ad altre ben più celebri come i Beatles: influenze britanniche insomma, ma quelle giuste. A meno di due anni di distanza il seguito con Love songs to myself, in cui Clevenger si conferma artista di vaglia e, anzi, migliora ulteriormente con un attudine al rock con canzoni dirette , melodie orecchiabili, influenze giuste (entra in gioco l'America), suoni brillanti, voce intonata e duttile, belle canzoni. Un rocker pulito, dalle chitarre aperte che, nel giro di alcuni anni, ha pubblicato tre album a suo nome, creando un bel culto attorno alla sua band e facendosi un nome nell'ambito del vero rock americano. Mischia ad arte anche elementi roots e country e da luogo ad un cocktail entusiasmante di canzoni perfette da suonare mentre si sta on the road. E questo non è uno dei pregi del rock, di quello vero? Ben vengano dischi come quelli di Walter Clevenger e dei suoi Diary Kings (Steve Bancroft, Henry Clift, Mike Fernandez e Wyman Reese).


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